Scola de dialetto (romano si ve piace!)
Non sono un maestro o un professore! mi considero un esperto, pertanto qui non troverete una vera scuola di dialetto, ma alcuni suggerimenti, dettati dall'esperienza. Quanto scriverò di grammaticale (sì, perché esiste una grammatica del dialetto romano!) lo prenderò, mutatis mutandi, da due testi fondamentali per chiunque voglia scrivere in dialetto. Ah, a proposito a me non piace dire "romanesco" il dialetto non è mica 'n carciofolo! però i due vocabolari a me carissimi e nei quali ci sono nozioni di grammatica hanno come titolo:
  1. Vocabolario Romanesco belliano - italiano/romanesco di Gennaro Vaccaro (Romana Libri Alfabeto, 1969)
  2. Dizionario Romanesco di Fernando Ravaro (Newton Compton Editori, 1994)
Dei due forse potrete trovare in libreria il secondo. Credetemi è fondamentale! Però il primo a me è sempre piaciuto di più! Per derimere la questione "romano o romanesco" basterebbe, a mio avviso, citare proprio il Belli (nell'antifrontespizio del primo vocabolario):

Ma nun c'è lingua come la romana
Pe dì una cosa co tanto divario
che pare un magazzino de dogana"
Sonetto 617, 9-11


In effetti la parola "romanesco" si riferisce al dispezzo con cui "le classi sociali più elevate ed evolute, cioè un'esigua minoranza, consideravano un tempo il popolo, le sue usanze, le sue tradizioni, il suo linguaggio" (F.Ravaro op. cit. pag. 534). cco perché mi sembra logico rifiutare questo epiteto da "marchese del Grillo!". La lingua romana, è diversa dal latino, ed è diversa dal volgare, ovvero dall'italiano. Però è un linguaggio espressivo, colorito (magari al pari di altri dialetti come il napoletano, il milanese, il bolognese - visto nessun "esco"!).