Er difficile gl e antr'ancora
Il difficile nelle lingue, e nei dialetti, sono certi cambiamenti (oltre alla pronuncia che cambia il suono come in inglese). In romano questo avviene per molte lettere o gruppi di lettere. Avrete notato come un settentrionale non sia in grado di pronunciare la parola tecnico ma dica tennico. Allo stesso modo i meridionali non pronunciano famiglia ma famiia (o famija). Insomma certi digrammi sono proprio difficili! Vediamone, insieme a Gennaro Vaccaro, alcuni del romano:
GL - questo digramma diventa semplicemente J : moglie = móje - figlio = fìjo ed allo stesso modo si comporta il pronome GLI = JE : portargli = portaje - dirgli = dije. Ma certe volte cade del tutto: fio, fia, pià.

NG - nel romano subisce una metatesi in GN : aggiungere = aggiugne - mangiare = magnà.

CC si cambia in ZZ : fréccia = frézza -- FL si cambia in FR : afflìggere = affrigge.

DD si scempia secondo una regola quasi fissa per le doppie : addolorata = adolorata.

Abbiamo visto come GL si cambia, però talvolta riappare infatti:

IU diventa GLIU : aiutare = agliutà sia pure non sempre. Così pure IA in molti nomi diventa GLIA : sdraiarsi = sdragliasse.

IE spesso si contrae in È : cielo = cèlo - fiele = fèle - miele = mèle.
LIO se preceduto da vocale diventa JO : olio = òjo - rosolio = rosòjo.
Il doppio LL sovente si scempia: quèllo = quèlo - allegro = alègro.

La terminazione IO si cambia in ARO : gennaio = gennaro - macellaio = macellaro - cucchiaio = cucchiaro.

ND si cambia in NN : andare = annà - vendetta = vennétta. Però IND resta invariato : indorare = indorà

N seguita dai dittonghi IA, IE, IO, IU diventa GN : niente = gnènte - Ascanio = Ascagno.

Difficile? Si e no, basta studiare un pochino e poi ci vuole tanto orecchio. Quelle qui illustrate non sono tutte le particolarità del romano.Però è una selezione importante.

dall'alto al basso:
Aldo Fabrizi; Cesare Pascarella; Giuseppe Gioachino Belli; Trilussa; Giggi Zanazzo